venerdì 30 dicembre 2011

Quote of the Week #3 (in ritardo)

Fear the time when the bombs stop falling while the bombers live - for every bomb is proof that the spirit has not died. And fear the time when the strikes stop while the great owners live - for every little beaten strike is proof that the step is being taken. And this you can know - fear the time when Manself will not suffer and die for a concept, for this one quality is the foundation of Manself and this one quality is man, distinctive in the universe.
(da John Steinbeck, The Grapes of Wrath)

martedì 20 dicembre 2011

Quote of the Week # 2


"Mi ha svillaneggiato, deriso i miei guadagni, spregiato il mio popolo, ostacolato i miei affari, raffreddato i miei amici, infiammato i miei nemici... e perchè? Perchè sono un ebreo. Un ebreo, non ha occhi? Non ha mani, un ebreo, membra, corpo, sensi, sentimenti, passioni? Non si nutre dello stesso cibo, non è ferito dalle stesse armi, soggetto alle stesse malattie, guarito dalle stesse medicine, scaldato e gelato dalla stessa estate e inverno di un cristiano? ... Se ci pungete, non sanguiniamo? Se ci fate il solletico, non ridiamo? Se ci avvelenate, non moriamo? E se ci fate torto, non ci vendicheremo? Se siamo come voi in tutto il resto, vi somiglieremo anche in questo."
-Shylock

domenica 18 dicembre 2011

Don't Believe the Hype - Christmas Edition

Il titolo, per la cronaca, è una citazione colta.

E' quasi Natale, sette giorni (ormai sei) e ci siamo, pronti ad accogliere l'inondazione di regali che puntuale e attesa sommergerà (assieme a tutta quella roba sull'amore e la bontà) l'intero Mondo Occidentale. Quest'anno il sottoscritto (che ormai da tempo ha dovuto acquistar la triste abitudine di comprarsi da sè i regali da la sua famiglia a lui) riceverà soprattutto libri, molti dei quali erano sulla lista del "sì sarà bellissimo ma non lo comprerei almeno per ora".

Sono proprio lì, dentro l'armadio, e mentre nelle ultime settimane mi son impegnato in una -seppur parziale- pulizia del comodino (da volumi che ci stavan sopra da troppi mesi), loro attendono d'uscir fuori e di farsi leggere. Ecco dunque la Top 5, tra i libri che m'arriveran per Natale, di quelli che attendo con maggior impazienza. Tenendo sempre bene a mente la Regola N° 1 per la Serenità nella Vita: don't believe the hype!


5) H.P. Lovecraft, The Complete Fiction (Barnes & Noble Leatherbound Classics)
Come ho già avuto occasione di dire il solitario di Providence è da anni il mio scrittore preferito, nonchè (bizzarramente) l'unico esponente del fantastico in un personale Olimpo affollato di realisti. Da un anno a questa parte, mese più mese meno, mi son deciso a procurarmi la sua intera bibliografia in lingua inglese (in italiano l'ho già, nell'edizione -migliorabile- I Mammut della Newton Compton), e, beh, la Barnes & Noble è esattamente ciò che ho a lungo cercato. Sulla qualità del contenuto non ho dubbi (non fosse altro perchè già lo conosco), sulla meraviglia dell'edizione a livello puramente grafico ho solo di che gongolare; a incuriosirmi davvero è la presenza d'eventuali extra (saggi? Lettere?), e soprattutto l'organizzazione. Incrocio le dita per un bell'ordine cronologico puro, e questo librone diventerà la mia nuova Bibbia.

4) Don DeLillo, Rumore Bianco
DeLillo è un autore dalle capacità incredibili che mi fa un pò schifo. Non nel senso di "non mi piace": nel senso letterale, i suoi libri a tratti mi trasmettono disgusto. E ciònonostante è troppo geniale, troppo bravo a scrivere e a orchestrare le sue opere perchè lo ignori; Rumore Bianco sono certo sarà una tappa importantissima nella mia conoscenza d'uno scrittore che, ridendo e scherzando, potrebbe in futuro scalare le mie preferenze.

3) Hans Jacob Christoph von Grimmelshausen, L'Avventuroso Simplicissimus
Ho studiato il Simplicissimus, racconto picaresco del '600 - nonchè tradizionalmente considerato "primo romanzo della letteratura tedesca" - lo scorso anno, ma all'epoca non riuscii a recuperarlo per dargli pure una lettura. Trovat con gioia in uno dei Libracci della mia città, spero davvero che l'anno abbondante di attesa venga ricompensato da un'opera degna della sua fama.

 2) Nicolai Lilin, Caduta Libera
Libro-verità sulla guerra in Cecenia, e sulla condotta dell'esercito russo, in quanto appassionato di storia contemporanea (e inevitabilmente anche di geopolitica) era da tanto che volevo far mio questo volume. Mi aspetto un'opera veritiera e godibile, e spero che il vago sentore di libro-fuffa che subodoro sia frutto solo d'un eccesso di spocchia.

1) Jonathan Franzen, Le Correzioni
Me ne parlano come d'uno dei maggiori maestri della Letteratura Americana Contemporanea, eppure di suo non ho ancora letto nulla. Avevo cominciato a notarlo quando le librerie, qualche mese fa, furono invase dal suo Libertà; romanzo che mi incuriosì sia per le critiche contrastanti che gli furono rivolte, sia perchè ambientato nella città (St.Paul, in Minnesota) in cui un giorno spero di vivere.
Ma prima di passar da laggiù ho deciso d'affrontar le sue più note Correzioni. Della classifica, è di gran lunga il libro attorno a cui vedo il maggior hype. Ne sarà all'altezza? Restate sintonizzati...

martedì 13 dicembre 2011

Quote of the Week #1

"Curioso, ogni tanto compare qualcuno che promette ai poveri il riscatto. 
Purchè si impegnino a restare poveri nella vita ordinaria e a cercare soddisfazione nel mondo dei sogni."
-Nicolas Eymerich
(da Valerio Evangelisti, Cherudek)

domenica 11 dicembre 2011

Fiera del Libro Usato 2011 - Highlights

Vivere vicino a Milano è comodo, fichissimo e offre un sacco d'opportunità, ma ahimè, è solo da un paio d'anni che stò iniziando ad accorgermene. Voglio dire: in vita mia, non ero mai stato alla Fiera del Libro Usato (almeno, non a quella milanese). Fino a ieri!



Esposizione davvero colossale (in un pomeriggio ne ho girato soltanto un frammento), la Fiera offre spazio a una valanga di negozi più o meno noti, più o meno grandi, per fare affari e liberar gli scaffali - in un orgia di carta in tonalità di giallo. Interessantissima l'abbondanza di volumoni vetusti (sono stato fra le altre cose intimorito da una meravigliosa Gerusalemme Liberata a, hem, €850) e di intere collane altrimenti introvabili; ma a farla da padrone erano, ovviamente, i tascabili anni 60-70, quelli di cui la maggior parte delle case italiane sono (non sempre piacevolmente) infestate. Fortissima anche la rappresentanza fantascientifica, ahimè generalmente venduta -Urana esclusa- a prezzi appunto fantascientifici.

Il sottoscritto s'è aggiudicato, in totale, 14 libri di varia natura/genere/dimensioni, libri che magari leggerò tra sedic'anni - ma diavolo, sempre libri!
Vediamo dunque gli Highlights di questa spesa non indifferente:

TOP 3:

3 - Mark Twain, Un Americano alla Corte di Re Artù
Una terribile epifania (ultimamente ne stò avendo in quantità non-salutari) m'ha colto alla vista di questo libro, di cui avevo letto solo pochi capitoli alle elementari (col più suggestivo titolo, devo dirlo, di "Uno Yankee alla Corte di Re Artù"). Memore della storia affascinante, nonchè assolutamente desideroso d'approfondir l'autore, non ho esitato a farlo mio.

2 - Clark Ashton Smith, Mondi Perduti e Altri Racconti
Yaay! Era una vita che volevo legger qualcosa di Clark Ashton, amicone del signor HP Lovecraft (che è, per inciso, il mio autore preferito). Ma purtroppo, di CAS nelle comuni librerie non si trova neppure un accenno. La scritta sulla quarta di copertina, secondo cui i racconti contenuti sarebbero "i migliori dell'autore", non mi fa pentire d'un acquisto che probabilmente avrei potuto concludere in una versione più vantaggiosa - e dei €20 che, preda della gioia, ho lasciato a una simpatica vecchina milanese.

1 - Steve Alten, Meg
C'è da fare una premessa.
Qualche (molto) tempo fa m'avevano parlato decisamente bene di questo romanzo. All'epoca ero un lettore assai più casualone di quanto sia oggi, e mi misi sulle sue tracce - non trovandolo, però, in nessuna libreria monzese. A una piccola fiera d'usato trovai in effetti "Minaccia dagli Abissi", il seguito, che da allora m'occupa spazio in libreria e che però non posso (potevo!) leggere data l'assenza del primo libro.
Ora tutto ciò è cambiato... ma c'è di più!

Il libro l'avevo infatti adocchiato all'ultimissima bancarella. 3 euro.
3 euro per un romanzo che non leggerò mai? 3 euro per un libro su uno squalo gigante?
Naaaah.
Arrivato all'uscita m'accorgo però d'una piccola folla, che circonda una massa di libri buttati in terra alla meno peggio. Eh già: libri gratis! Ok, gli scarti degli scarti, ma pur sempre gratis cheddiamine!
Tra essi ho trovato un romanzo di Clancy (che non fa mai male) e un romanzetto western (che invece potrebbe fare schifo). Mi reputavo decisamente soddisfatto.
Restavano i libri abbandonati in un angolino ino ino... era già tardi... massì che diavolo, diamo un'occhiata.
Niente.
Ma gli altri stavano ancora cercando, e io mica potevo girarmi i pollici. Almeno, non molto a lungo. Cià, diamo un'altra occhiata, magari c'è sfuggito qualcosa.
... Il resto della vicenda potete ricostruirvelo da soli.

FLOP 1:

...1...  - John Steinbeck, La Valle dell'Eden
Acquistato solo perchè "vabbè, è Steinbeck"; perchè il libro di per sè ha una copertina improponibile (quella a sinistra, nell'immagine più giù) con su un inquietante bimbo sanguinante. Inoltre, sul mio, un qualche simpatico bambino s'è esercitato nei suoi primissimi tentativi di scrittura, coprendo la copertina di scarabocchi e vortici blu e neri. Io non dubito che questo bimbo un giorno diventi un nuovo Steinbeck, però per il momento poteva trovarsi una superficie più adatta allo scopo. Chessò, un libro di Fabio Volo.



Tutto questo ovviamente non basta a farmi pentire dell'acquisto (cavolo, a quel punto non l'avrei comprato). Osservate bene l'immagine di più sopra: le copertine sono tre. Ehhh già, perchè il romanzo è "in tre volumi".
E secondo voi io quanti volumi ho?
E secondo voi dove rubo il secondo e il terzo?
Pagato €1, almeno quello.

PREMIO "OH SNAP!"

C.S. Lewis, Out of the Silent Planet
-Tia, noi due abbiamo trovato un paio di libri a quella bancarella laggiù... se tu ne trovi un terzo ci fanno lo sconto!
-Ok, vado a vedere!
[Mattia si reca alla bancarella]
[Mattia vede Out of the Silent Planet]
-Occavolommioddio ragazzi! Ho trovato qualcosa! Madibbrutto direi!
-Wow, meno male! Eheh... speriamo non sai Lewis!
-... D'oh!

martedì 6 dicembre 2011

Ending of the Month - Novembre 2011

Conosco un sacco di persone appassionate di incipit. Gente che snocciola a memoria le prighe righe (magari le prime pagine!) dei suoi romanzi e racconti preferiti, che se le scrive sull'agenda, che se le dipinge sulle pareti, che se le tatua sulla schiena... immagino abbiate capito.
Io non sono mai riuscito ad apprezzare a fondo il fascino d'un buon inizio, d'una partenza in quarta; così, su due piedi, le uniche intro che mi vengano in mente sono quelle dei Malavoglia e d'una manciata di racconti lovecraftiani.

... In compenso, ho una vera venerazione per i finali.
Un finale azzeccato può dare una marcia in più a un libro buono, ma non ottimo; può sensibilmente modificare il mio giudizio; e in generale, quando finita la lettura passan almeno cinque minuti prima che io posi il libro, è sempre un ottimo segno. Va da sè che difficilemente capita la cosa opposta, poichè il mondo è pieno di capolavori assoluti (Il Don Chisciotte, I Promessi Sposi, Underworld e via così) sfregiati da finali assolutamente indegni - e pur indimenticati nella mia memoria di lettore.

Ma ancora bando alle ciance e con l'Ending of the Month voglio premiar, ogni mese, il finale che più m'abbia colpito, mi sia rimasto impresso, m'abbia emozionato e, per carenza di perifrasi, diciamo mi sia piaciuto.
Al di là che il libro che viene prima sia bello, brutto, intelligente o stupido.
Naturalmente non mancherò di presentarvi di seguito l'ending che tanto m'ha affascinato, specificando che (ovviamente!) legger il finale senza il libro che ci stà dietro vuol dire tutto sommato piuttosto poco; va da sè che, nel caso di ending particolarmente spoilerose, ve lo farò notar con cura.

E la primissima Ending of the Month (ad altissimo rischio spoiler!) va a...

Johann W. Goethe - Le Affinità Elettive
"... E così anche quel cuore, agitato fin poco prima da infiniti affanni, giacque nella pace che nulla e nessuno può disturbare; e poichè si era spento pensando a quella santa, lo si potè certo dire beato. Charlotte gli assegnò un posto accanto a Ottilie e dispose che nessun altro fosse più sepolto sotto quelle arcate. A questa condizione fece cospicue donazioni alla chiesa e alla scuola, al pastore e al maestro.
E così gli innamorati riposano uno accanto all'altra. La pace aleggia sui loro sepolcri, allegre e fra loro simili immagini di angeli li guardano giù dalle arcate, e che momento di gioia sarà quando un giorno si ridesteranno insieme."

Flop 3 Novembre 2011

Ehh già, non tutta la letteratura è incanto e magia e con una certa periodicità capita, suppongo un pò a tutti, d'imbattersi in qualche opera non esattamente brillante. Può essere un passo falso d'un autore leggendario, o l'indegna pubblicazione d'un presunto-scrittore, ma nella Flop 3 finiranno, ogni mese, libri rivelatisi particolarmente deludenti.

"Deludenti" è la parola chiave: i volumi che troverete in queste classifiche non saranno infatti necessariamente "brutti": più semplicemente, non avran raggiunto quelle che erano le mie aspettative, non m'avran soddisfatto - almeno non appieno. Penso si sia capito che stò mettendo le mani avanti

Ah: la cifra di "3" è meramente statistica... è raro che in un mese legga più di tre libri che consideri davvero indegni. Ma, esattamente come il "5" della top, non escludo che in futuro (ammesso e non concesso che questo blog ne avrà uno!) il valore possa modificarsi.

Ricordo nuovamente che i giudizi che troverete quà sotto sono stringatissime motivazioni, non vere e proprie recensioni approfondite.
'nough said:


[cliccare su i titoli per recensioni approfondite]


Un incredibile casino allucinogeno popolato da piante carnivore giganti, delfini parlanti e funghi oppressori. L'ambientazione ultra-stravagante, ma proprio per questo in un qual modo affascinante, non scusa una trama lasciata palesemente al caso - e nella sua seconda metà, piuttosto noiosa.

Mi pare un crimine inserir Conrad a metà di questi due, anche e soprattutto perchè mi considero un suo devoto ammiratore; anche e soprattutto per questo m'è stato difficile mandar giù un romanzo in cui la dilatazione tipicamente conradiana raggiunge livelli difficilmente tollerabili, in cui l'azione (che non vuol dire sangue&violenza, vuol dire I Fatti) risulta totalmente secondaria alla digressione... un romanzo, insomma, assolutamente conradiano. Probabilmente, troppo.

Pseudofiaba educativa sul significato profondo della festa di Halloween e su come sia sbagliato trasformarla in un'occasione per mangiare dolci e gozzovigliare.
Mi piacerebbe osservar la reazione alla lettura d'un tipico, sano bimbo americano. Ellascialidivertire, Ray!

domenica 4 dicembre 2011

Top 5 Novembre 2011

Eccoci qui! Il primo "vero" post.
Il blog l'ho creato principalmente per questo, per postare classifiche (io adoro le classifiche!) delle mie letture, direi su scadenza mensile. Ho intenzione, se proseguirò in questo progetto, di definire ogni mese una "top 5" dei libri letti durante il periodo (si considerano quelli iniziati in quello precedente, non quelli finiti nel successivo).

Si noti che la classifica non comprende un giudizio approfondito sull'opera, che trovate semmai linkato "addosso" al titolo del libro (le recensioni, insomma, le scrivo già su Anobii); provo piuttosto a dare delle motivazioni sul perchè l'ho inserito in quella specifica posizione.

Meno chiacchere: il mese di Novembre è stato decisamente fruttuoso a livello di letture, ma a brillare sul mio comodino sono stati soprattutto i classici. Se è stato piuttosto facile definir le prime 3 posizioni, una discreta lotta è impazzata per i posti di fondo, dai quali ho dovuto escludere - ahimè!, almeno per Novembre - un certo signore nato a Stratford-Upon-Avon.


[cliccare i titoli per recensioni approfondite]

Una rara musicalità -che sfrutta la lingua inglese al massimo del suo potenziale- e una scorrevolezza affatto intaccata dai secoli rendono questo piccolo gioiello narrativo, multisfaccettato e godibilissimo, un classico senza tempo.

Ogni bambino dovrebbe leggere questo libro. Ahimè a me non è successo, ma non è mai troppo tardi per rimediare. Prospettiva narrativa originalissima e personaggi (umani e non) azzeccatissimi i suoi punti di forza.

Affresco meraviglioso, a tratti incredibilmente toccante e a tratti davvero brutale, d'una comunità rurale americana d'inizio secolo. Realista al punto giusto; meravigliosa opera a metà strada tra raccolta di racconti e romanzo.

Splendida e complessa storia d'amore sottesa a una gigantesca, forse anche troppo, riflessione su alchimia e pseudoscienza. La sua sostanziale genialità e la sua intensità emotiva (non eccessivamente piagniucolosa) compensano una parte centrale davvero troppo prolissa.

E come potrebbe essere altrimenti? Underworld è semplicemente un libro troppo complesso, troppo completo, troppo ben orchestrato e troppo maestoso per meritarsi di meno. Perchè se è vero che il grigiore che lo avvolge, il suo realismo estremo e le dimensioni non indifferenti ne rendono la lettura decisamente pesante, non ci si può non levare il cappello di fronte a quello che, nel bene o nel male, è probabilmente uno dei migliori libri del suo secolo.

"Bookchemist? Il farmacista dei libri?"

Nei suoi Promessi Sposi, Alessandro Manzoni si schernisce continuamente pensando a coloro che leggeranno il suo romanzo, ipotizzando non siano più d'una manciata di persone("venticinque lettori"). Io, scrivendo questo mio primo post, potrei fare la stessa stima.
La differenza è che lui era un borioso sbruffone (oltre che il miglior romanziere l'Italia continentale abbia mai prodotto) e lo diceva ben conscio che invece l'avrebbero letto per generazioni e generazioni. Io, se ipotizzassi d'arrivar in futuro addirittura a 25 (due cifre!) lettori, probabilmente peccherei d'eccessivo ottimismo.

Ma eccoci qui, benvenuti al mio primo (ultimo?) blog. Il titolo, per intenderci, è un tentativo di fusione tra le parole "book" e "alchemist", tentativo con ogni probabilità malamente fallito. Non vi annoierò con la storia della mia vita, per ora mi limito a dir di cosa parlerò: libri.
Letteratura narrativa in ogni sua forma-dimensione-rappresentazione.

Il blog nasce principalmente per pubblicar classifiche ed elenchi, con cadenza -credo- mensile, delle mie letture; ma non prometto che in futuro non possa pubblicar anche altro.
E' graficamente brutto, è davvero essenziale e -soprattutto- di quello che leggo io in un mese non frega niente a nessuno... ma, hey!, siete qui, allora magari fate un giro fra i post, e se volete lasciate commenti o opinioni.
Chiunque voi siate.