domenica 5 febbraio 2012

Flop 3 Gennaio 2012

Gennaio è stato un mese facile. Per le classifiche, intendo: è stato davvero facile selezionare una Top 5, perchè pur avendo letto una discreta quantità di libri davvero belli, da essi sono emersi 5 capolavori che ammettevan davvero poche discussioni.
E' stato anche un mese facile per la Flop 3, poichè a differenza di Dicembre l'incredibile valore delle opere scelte non è riuscito a soverchiare il mio animo polemico, quella vocina dentro di me che di fronte a un opera insegnata in tutte le scuole del mondo Occidentale non resiste e afferma "sì ok però qui...".
Come sempre ricordando che non per forza i libri qua sotto non mi son piaciuti (in questo caso in realtà mi son piaciuti molto tutti, soprattutto il 1°), ma che piuttosto presentan determinati difetti o semplici motivi di delusione,
Flop 3!

[cliccare sul titolo dell'opera per leggerne la mia recensione su aNobii)

3) William Shakespeare, La Dodicesima Notte
... Ma solo perchè è Shake, e sono riuscito a dargli 4 stelle su aNobii.

2) Charles Dickens, Hard Times
Hard Times è un meraviglioso affresco storico spietato e imparziale, un documento il cui criterio tutti gli scrittori moderni (soprattutto in questo paese...) dovrebbero prendere a modello. Ahimè, la pura fiction è però azzoppata da un'eccessiva frammentarietà che non ci si aspetterebbe da un'opera da Canone Occidentale. La sua presenza qui non esclude la sua riconosciuta immortalità.

1) Novalis, Enrico di Ofterdingen
Opera meravigliosa e geniale, complessa e totalizzante, ambiziosa oltre ogni dire - e stroncata dal caso. Non è tanto la sua incompletezza ad affossare l'immortale Enrico (sarebbe stupido basarsi su quello), quanto che in questo primo frammento d'un disegno ben più grande emerge tutta l'inferiorità narrativa, tutta la pesantezza, tutta la macchinosità della letteratura tedesca - almeno di quella del periodo.
L'Enrico di Ofterdingen, per dirlo in due parole, è un libro davvero incredibile che è anche veramente brutto da leggere.

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